X-23, Laura Kinney, è il "simpatico" clone al femminile di Wolverine che a partire dal suo esordio nel 2003 nella serie televisiva X-Men evolution ha visto la sua popolarità fare un balzo talmente grande da essere inclusa nel nuovo Marvel vs Capcom.
Devo essere sincera, non mi aspettavo che un personaggio simile sarebbe mai potuto essere altro che l'oggetto delle fantasie dei fan, maschi, di Wolverine.
Ovviamente mi sbagliavo.
Oltreoceano mentre sto qui a sproloquiare sta venendo pubblicata una miniserie di X-23 ad opera di Marjorie Liu che mi ricorda un tempo antico, in cui gli X-Men della Marvel erano effettivamente persone con una loro tridimensionalità e non sciocchi stereotipi saltellanti e spacca-tutto.
La serie è incentrata sulla maturazione dell'adolescente Laura, che lascia gli X-Men dopo la distruttiva esperienza con X-Force, in una sorta di cammino alla ricerca di se stessa e di riconciliazione coi fantasmi del suo passato. Laura è una ragazza che ne ha viste tante. E' stata sfruttata, usata e trasformata in una macchina assassina da persone che avrebbero dovuto amarla. Si è anche macchiata di colpe atroci ed ora si domanda quanto di quel peso ricade sulle sue spalle?che tipo di persone è e vuole essere? che genere di aspettative può nutrire se non ha mai avuto nulla?
Al suo fianco nel ruolo di amico e mentore troviamo un altro X-Men dal passato fosco, dall'infanzia macchiata e con un pesante fardello di colpa sulle spalle: Gambit. Il cajun sarà quello che Laura ha bisogno: una persona di cui potersi fidare, che non la giudichi, perchè anche lui c'è stato, ha toccato il fondo, ed è risalito.
L'intervista che segue riguarda la one-shot sceneggiata da Marjorie Liu. In seguito alcune dichiarazioni delle sceneggiatrice riguardo la miniserie di X-23.
X-23 è simile a Daken, un personaggio che co-scrivi ogni mese su "Dark Wolverine", sia per l'infanzia traumatica, sia perchè entrambi sono stati cresciuti per essere degli assassini. Tuttavia Laura sembra capace di compassione per le altre persone, menter Daken sembra più vederle come strumenti da usare. Qual'è la ragione di questa differenza? E' semplicemente a causa del tempo passato da Laura con gli X-Men, oppure ci sono stati altri avvenimenti cruciali nel suo passato che l'hanno resa quello che è ora?
Diversamente da Daken, Laura è stata cresciuta in un laboratorio, condizionata, sempre sotto costante sorveglianza (ricevendo qualche gentilezza dalla sua madre surrogata) e poi abusata sessualmente, dopo di che ha eventualmente trovato la sua strada fino a Logan che, sono sicura, è stato il primo uomo nella sua vita a trattarla decentemente e con affetto. Tutto questo ed è ancora una adolescente.
Non credo che Dakan abbia sofferto quanto Laura, ma anche lui è stato condizionato fino ad un certo livello e molto più a lungo che Laura. Ha 65 anni, giusto? E' parecchio tempo per irrigidirsi nella propria mentalità. Un lungo tempo per odiare e provare pena per se stessi.
Veramente, non ho una risposta giusta. Non credo che il solo stare con gli X-Men le abbia conferito la capacità di provare compassione, aveva già mostrato una tendenza ad aiutare gli altri quando stava con Kiden [Nixon, una delle mutanti adolescenti di NYX]. Potrebbe essere, abbastanza semplicemente, che le loro personalità sono differenti. O forse le differenze stanno in dei punti di snodo cruciale delle loro vite. O il diverso tipo di condizionamento che hanno sopportato. Le persone abusate non per forza diventano sempre abusatori. Alcuni riescono a sollevarsi dalla loro situazione e diventare persone migliori. Altri non così tanto.
Basandoti sulla sua infanzia ed i traumi che ha sopportato, credi che la personalità di Laura si sia già stabilita del tutto, o che si stia ancora evolvendo sulla base delle cose che impara e delle nuove esperienze? Nonostante il fatto che sia potente, pericolosa e senza regole, Laura è dopotutto solo una bambina. Okay, forse non dovrei dire "solo una bambina", ma è una giovane adolescente che ha passato l'inferno. Cresciuta in un laboratoria, usata come prostituta prima e poi dagli X-Memn come una macchina di morte. Ha speso l''intera sua esistenza ad essere usata, specialmente dagli uomini di potere, e sta solo ora iniziando a capire cosa questo significhi e in che trappola mentale ha finito per ritrovarsi: un circolo vizioso di potere e debolezza a cui non riesce a sottrarsi.
Quindi no, la sua personalità non si è già stabilita...e di parecchio. Ma ha una lunga strada da fare prima di poter stare in piedi con le sue sole forze. Sa, virtualmente, che potrebbe, ma in pratica vivere in modo così indipendente non è facile come lo si fa suonare. Non quando è stata condizionata dalla nascita a riferirsi a certe gerarchie di potere.
Qual'è lo stato fisico ed emotivo di X-23, quando la serie "X-23" inizia?
Lo stato emotivo di Laura all'inizio è...introspettivo. Fisicamente è posto, ma non lo è forse sempre? Sono la sua mente ed il suo cuore ad avere bisgogno di fasciature.
Puoi condividere con noi qualche cosa riguardo alla trama ed ai temi della one-shot?
Potere e mancanza di esso, le gabbie in cui rinchiudiamo noi stessi senza realizzarlo, la forza di sollevarci per noi stessi quando le persone ci fanno del male, non fisicamente, ma mentalmente. Amicizia, amore, speranza..ho tentato di coprire tutte le basi per Laura!
Riguardo alla trama, è molto semplice: Laura e Logan vanno a New York per aiutare una vecchia amica di questi (Jubilee in effetti) e Laura percepisce una traccia di Kiden. La segue, li trova e qualcun altro trova lei. Qualcuno di molto potente che vuole prendere il controllo della sua vita. Qualcosa che, sfortunatamente le è fin troppo familiare.
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Per seguire il resto dell'intervista cliccate qui
Di seguito, visto che amo profondamente il caro Cajun mutante, riporto le dichiarazioni rilasciate dalla Liu riguardo l'uso del suo personaggio nella miniserie X-23.
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Ho sempre amato il personaggio di Gambit, ma non l'avrei aggiunto alla storia se non avessi pensato che avesse qualcosa da offrire a "X-23". Abbiamo due personaggi, entrambi orfani ed entrambi alle prese col tentativo di conciliare abilità ed istinti che non riescono del tutto a comprendere. X-23 è una bambina soldato. Allevata per compattere, uccidere e non sentire niente mentre lo fa. E' stata cresciuta per avere un solo scopo ed è stata completamente deumanizzata come conseguenza. Sta finalmente imparando ad essere se stessa ed indipendente, ma è un processo lento perchè tutto quello che esula dal combattere e dall'uccidere è fuori dalla sua zona sicura.
Nientre di tutto ciò è propriamente successo a Gambit, ma anche lui ha i suoi demoni. Ha fatto cose terribili nella sua vita a cui deve fare ammenda. Sa cosa significa fare le scelte sbagliate e pagare per questo. Prende responsabilità della sua vita e anche se le sue scelte non si rivelano sempre essere quelle migliori, gli appartengono e le accetta. E' un uomo independente. Non lascia che altri gli dicano quello che deve fare. Questa indipendenza e l'abilità di scegliere il suo stesso destino, di creare una vita per se stesso è qualcosa che può insegnare ad X-23. E' un buon modello di comportamento per lei. Non le farà la predica. Non la giudicherà. Perchè è stato lì, ha fatto cose sbagliate. Ma sa anche che la propria vita non deve per forza essere definita da quellle azioni.
Come descriveresti l'iniziale dinamica tra Laura e Gambit? E' felice di incontrarlo ora che ha lei ha lasciato gli X-Men?
Credo che sia sospettosa quando si incrociano. Lui è uno degli X-Men e lei sta cercando di liberarsi dalla loro influenza. Ma Gambit con piccoli e grandi gesti le mostrerà che non è lì per darle oridini. E solo lì. Per lei. E questa è un'enorme differenza. Poche persone sono state presenti per lei nel caso avesse bisogno, senza condizioni. E non dimentichiamoci anche che Laura, anche se nel cuore è una solitaria, non è abituata a stare da sola.
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Riguardo a qualche novità succosa il primo arco narrativo dovrebbe incentrarsi sullo scontro con Mrs Sinister, mentre in seguito vedremmo X e Gambit alle prese con un gruppo di pirati! Insomma...promette bene!
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